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Biografia

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Alessandro Righini, nato a Piombino nel 1965.

Fin dal 1990 ha coltivato la passione per la poesia e la scrittura.

Nel giugno 2014 la prima collana di poesie, ''Dolci Colline'', in cui vi ritroviamo un profondo coinvolgimento personale e un acuto senso malinconico.

Nel giugno 2015 esce la seconda collana di poesie, “Correnti nell’infinito”, la prima in auto-pubblicazione, in cui si scarta la retorica e si abbraccia una coinvolgente poesia impressionista, a tratti pungente, a volte si abbandona al romanticismo, subito sedato dalla realtà, che diventa spesso cruda e nuda.

La lettura è fluida e veloce, ma anche una rincorsa tra parole e aggettivi, che rendano i concetti più chiari possibile.

La terza collana di poesie, “Storie d’Amore e di Mare”, riprende gli stessi temi della seconda collana.

Al centro della poesia c’è sempre una vena impressionista dell’autore, teso a descrivere paesaggi, sensazioni, sentimenti che si trovano nella vita di tutti i giorni, come l’amore, la passione, l’amicizia. I viaggi introspettivi rappresentano riflessioni sulla vita, sia autobiografica, sia in senso generale.

Combattere le ingiustizie è una priorità dell’autore, che ha una visione del Mondo assolutamente priva di violenza, un mondo in cui ognuno è libero di esprimere al meglio le proprie capacità, in cui si possa vivere in pieno accordo con la Natura.

Quarto libro, Aforismi & Graffiti, è una raccolta di aforismi e di riflessioni dell’autore, un collage di pensieri e massime scaturiti dalla sua creatività nel corso degli anni.

Nessuna pretesa di insegnamento, solo pensieri che sgorgano dalla capacità introspettiva dell’autore, e che li esterna nel suo libro.

Chi scrive riflessioni così brevi, ha la capacità di sintetizzare al massimo la scrittura e spogliarla dei fronzoli che di solito la accompagnano, fornendo un’iniezione di conoscenza valida per la vita di tutti i giorni.

Quinto libro, "Viaggio ai confini di un sogno", quarta silloge di poesie, rappresenta forse la maturità dell'autore, pur mantenendo le basi di un impressionismo poetico e dell'animo, leit-motiv delle opere del Righini.

Sesto libro, "I Monologhi di un Reietto". Apparentemente, sembra un titolo che rappresenti uno scritto serio, in realtà sono una raccolta di riflessioni semi-serie, di passaggi comici, di freddure e satira di ogni genere. Perché i Monologhi? Perché spesso ci ritroviamo a parlare da soli, e ci capiamo solo noi. E perché Reietto? Perché spesso chi scrive viene rifiutato da certi ambienti e dunque rimane solo, come fosse un Reietto.

Una parte importante delle riflessioni prende forma anche dall'osservare il comportamento degli altri, che porta in dote la scoperta di personaggi pittoreschi di varia natura, alcuni sono comici, affrontano le cose con una comicità innata, altri sono tragici, o tragi-comici, sembrano usciti dal palcoscenico di una commedia teatrale, e, come presi nella loro trance, sembrano continuare le loro performance anche nella vita quotidiana; è proprio da queste persone che si può trarre l'ispirazione giusta per un libro. 

Ultima uscita, la silloge L'Uomo al Crepuscolo, ancora una raccolta di poesie, dedicata all'introspezione, ai dubbi esistenziali, e ai soliti temi che svariano tra l'amore, l'amicizia, la sofferenza umana...

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